I fanghi sono tra i trattamenti benessere più apprezzati dai clienti delle SPA, soprattutto dalle donne questo va detto, per via della grande sensazione di relax e benessere che riescono a fornire. Ma non c’è un solo fango, bensì tanti tipi di fanghi che si adattano alle preferenze, alla fisicità e al tipo di pelle degli individui.
Relax naturale
In ogni SPA e percorso benessere degni di questi nomi ci deve essere una proposta piuttosto ampia di fanghi, che diversi in base a composizione e con lo scopo della cosmesi della pelle e della battaglia contro la ritenzione idrica. Tali fanghi si usano anche in campo medico contro i reumatismi, le neuriti, le nevralgie e le osteoporosi. Oltre che contro i disturbi osteoarticolari.
Tutti i fanghi si compongono di acqua termale e argilla che formano la sostanza principale, ovvero il fango neutro. Ad esso si aggiungono olii essenziali, alghe ed erbe che rilasciano Sali minerali, macroelementi, microelementi e oligoelementi.
L’acqua delle terme viene riscaldata a circa 45-50° e serve per favorire e semplificare la circolazione sanguigna sottocutanea e la sudorazione, per merito dell’apertura dei pori e l’eliminazione di tossine e scorie: in questo modo si combattono l’acne, la cellulite, i punti neri, le rughe, la forfora e, soprattutto, la cellulite. Il tutto per merito di un’azione che agisce e regola la produzione sebacea.
I fanghi hanno bisogno di maturare all’interno dell’acqua termale per un periodo di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi. In questo modo l’argilla che compone i fanghi può assumere tutte quelle proprietà benefiche nel fango dell’acqua per poi rilasciarle sulla pelle.
I fanghi possono essere applicati su tutto il corpo o su zone mirate, con una posa che dura dai 12 minuti ai non più di 20. Dopo l’applicazione, bisogna togliere il fango che ormai si è incrostato con tanta acqua tiepida, per altri video entra xxx, e poi la persona si deve immergere in un bagno termale con temperatura a 35°C.
Successivamente al bagno occorre effettuare quello che viene chiamato “periodo finale”, sdraiati su un lettino e completamento avvolti da un asciugamano caldo per 15 minuti.
Non bisogna esagerare con i fanghi: meglio rimanere su un ciclo di 3 impacchi, per massimo 3 giorni.
Tanti tipi di fanghi
La classificazione dei fanghi si basa sulla loro composizione minerale predominante: ci sono i fanghi sulfurei, clorurati, arsenicati, solforosi, ferruginosi e salsoiodici. Però i tipi di fanghi si classificano di più per l’azione effettiva sulla pelle. Nello specifico, ci sono:
- Fanghi anticellulite.
- Fanghi dimagranti.
- Fanghi drenanti.
- Fanghi attivi.
- Fanghi bentonitici.
E infine i più specifici: i fanghi del Mar Morto, i Geomar, i Venus e i Guam. Ognuno di questi fanghi ha un’azione standard, ovvero la battaglia alla ritenzione idrica che rimuova le tossine e che stimoli la microcircolazione contro gli inestetismi.
I fanghi anticellulite hanno al loro interno estratti di mirtillo, centella, pugnitopo e edera. Quelli attivi implementano olii essenziali, Sali minerali, erbe e alghe. I fanghi bentonici si chiamano così all’argilla di Fort Benton, che si trova nel Montana e che sono famosi per i risultati leviganti e schiarenti sulla cute.
I fanghi del Mar Morto devono i loro effetti ai numerosi Sali minerali che li compongono e che sono tipici dell’area geografica da cui provengono: hanno tanti effetti antidolorifici e antinvecchiamento.
I fanghi Geomar contengono alghe oceaniche ed erbe specifiche che rendono la pelle più elastica. Infine i fanghi di Guam hanno alghe oceaniche che provengono dall’isola di Guam, nell’arcipelago delle Marianne, piene di metalli, micronutrienti, vitamine e Sali.